Nel corso del recente evento "Spring Loaded", il CEO di Apple Tim Cook ha fornito alcune indicazioni in merito alle prestazioni, in ottica vendite, dei sistemi equipaggiati con il SoC M1 rispetto a quelli che utilizzano ancora le CPU prodotte da Intel.
Più in dettaglio, Cook ha condiviso pubblicamente che l'azienda sta attualmente commercializzando un numero di computer equipaggiati con SoC M1 superiore a quello dei prodotti che utilizzano invece CPU Intel x86 ( coincidenti, per fissare le idee, con i MacBook Pro da 13-inch e 16-inch, gli iMac da 21.5-inch e 27-inch, e i Mac Pro).
In accordo al CEO di Apple, questo risultato riflette anche una caratteristica del SoC M1, ovvero il fatto che questo chip non rappresenta soltanto o esattamente un upgrate rispetto ai chip di Intel, ma un punto di rottura con il passato.
In effetti, da un lato, il risultato condiviso da Apple non sorprende, poichè il SoC M1 è stato finora utilizzato per l'equipaggiamento dei sistemi entry-level, che risultano essere inevitabilmente più venduti rispetto alle più costose soluzioni high-end, ancora legate a Intel.
Dall'altro, però, le prestazioni del SoC M1 sono realmente superiori a quelle delle CPU Intel che il chip Apple ha sostituito a fronte di una riduzione del consumo di potenza, e quindi dell'energia termica da smaltire, che ha consentito la progettazione di sistemi aventi dimensioni più compatte e più silenziosi, come nel caso del nuovo iMac da 24-inch.
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