A una sola settimana di distanza dall'annuncio, da parte di Intel, dei nuovi processori per server Xeon E5 v4, tra i quali sono presenti dei modelli che integrano fino a 22 core, IBM non esita a fornire il proprio contributo in quella che da alcuni è indicata come la "guerra dei core" rendendo disponibili interessanti dettagli sull'architettura delle prossime CPU Power9 SO, nonostante l'arrivo sul mercato dei chip che la utilizzano è pianificato soltanto per la seconda parte del 2017.
Con enfasi, IBM sottolinea infatti che i processori Power9 SO, successori degli attuali chip Power8, integrano fino a 24 core, un numero superiore di due unità rispetto alle soluzioni Intel Xeon E5 v4. I chip Power9 SO saranno prodotti da GlobalFoundries con un processo basato sulla tecnologia FinFET a 14nm; inoltre, questi processori sono ottimizzati per l'impiego nelle motherboard dual-socket per sistemi server.
I chip Power9 SO integrano anche un controller per la memoria DDR4, sono in grado di interagire in maniera nativa con le device ad alte prestaziono attraverso le tecnologie PCI-Express di quarta generazione (4.0) e NVLink 2.0 di NVIDIA, e offrono funzionalità native per la compressione e la cifratura dell'informazione.
L'elenco dei clienti di IBM relativamente ai processori Power9 SO è assolutamente di rilievo: per fissare le idee, Google è tra i primi utilizzatori al mondo dei chip Power8 e resterà tale anche con i Power9 SO.
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