Il volume dei tablet immessi sul mercato è in declino a causa della forte concorrenza esercitata essenzialmente da due categorie di prodotti, ovvero dai notebook a basso costo in un caso e dagli smartphone di grandi dimensioni, dall'altro.
Questo trend è destinato non soltanto a caratterizzare l'ultimo trimestre del 2014, nel corso del quale sono in arrivo notebook da $199 firmati da numerosi vendor internazionali, ma a proseguire anche nel corso del prossimo anno.
Considerando i tablet da 7-inch, i quali hanno tipicamente rappresentato una quota pari al 70% del volume complessivo dei tablet venduti in tutto il mondo, è inoltre doveroso registrare una caduta dello share, che ora si attesta al 60%, a causa della diffusione degli smartphone con display di grandi dimensioni. Ed è altresì evidente che il calo di vendite dei tablet da 7-inch determina la contrazione dell'intero comparto.
Il calo dei prezzi dei notebook trae la sua origine dalla necessità, fortemente sentita da system builder di primo piano del calibro di Hewlett-Packard (HP), Acer, Asustek Computer e Toshiba, di rispondere all'ascesa dei Chromebook. Da tali vendor sono dunque in arrivo dei notebook Windows-based che si collocano commercialmente nel segmento che va da $199 a $249, mentre altri produttori hanno giù tagliato i prezzi di alcuni notebook già sul mercato.
La frenata dei tablet è stimata anche dalle principali agenzie specializzate in ricerche di mercato: NPD DisplaySearch, ad esempio, si aspetta che il volume globale di tablet commercializzati sia pari a 254 milioni di unità nel 2014, con un crescita anno su anno pari al 2%, e dunque ben più bassa della stima iniziale, pari al 14%.
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