La tecnologia Thunderbolt, sviluppata da Intel per evolvere la metodologia di interconnessione tra le device introducendo benefici sia in termini prestazionali che dal punto di vista della versatilità rispetto alle soluzioni concorrenti, prima fra tutte USB 3.0, non ha finora conseguito una penetrazione nel mercato definibile soddisfacente e, più in generale, adeguata alle attese.
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In base ai dati provenienti da fonti vicine ai fornitori di componenti per personal computer localizzati nell'area di Taiwan, infatti, soltanto il 10% dei notebook e delle motherboard attualmente presenti sul mercato è dotato di supporto per la tecnologia Thunderbolt. Il fenomeno è essenzialmente dovuto agli elevati costi di produzione che i maker devono sostenere per integrare questa tecnologia.
Per fissare le idee, i chip che offrono la funzionalità di controller per Thunderbolt (al momento sono due le azione che li producono, ovvero ASMedia Technology, una controllata di Asustek Computer, e Marvell) costano al produttore di motherboard circa $20, mentre quelli richiesti per implementare un controller USB 3.0 hanno un prezzo notevolmente inferiore, che varia nel range che va da $0.50 a $0.80.
Di conseguenza, i controller Thunderbolt sono impiegati esclusivamente per la realizzazione delle soluzioni high-end, se non flag-ship di gamma. Finora la sola Apple ha supportato in maniera significativa la tecnologia Thunderbolt, mentre le previsioni degli analisti indicano una evoluzione positiva del trend soltanto nel 2014, dal momento che per l'anno corrente e per il 2013 a tenere banco sarà ancora la crisi dell'intero comparto dei PC.
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